Biografia

Renzo Tortelli. 1966 circa.

Vita

Renzo Tortelli nasce a Potenza Picena il 5 dicembre 1926 da una famiglia di commercianti. Di professione ottico ha lavorato per tutta la vita in questo ambito studiando a Cadore e Rovigo e diplomandosi presso l’Istituto Nazionale di Ottica di Arcetri, Firenze. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, nel 1952, apre il primo negozio di ottica della città in cui ancora oggi vive: Civitanova Marche, dividendo la sua vita con Eleda Pettinelli, anch’essa apprezzata fotografa, che sposa nel 1953.

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La passione per la fotografia

Negli anni ’50 la fotografia nelle Marche vive un periodo particolarmente intenso e produttivo a cui Renzo Tortelli contribuisce con la sua produzione artistica e con una costante partecipazione al dibattito culturale. La realtà di Fermo con Luigi Crocenzi e il suo Centro per la cultura nella Fotografia è uno dei poli più attivi in regione assieme a Senigallia, dove gli animatori del gruppo La Bussola e Misa stanno negli stessi anni lavorando.

Tortelli conoscerà dopo la metà degli anni ’50 il fotografo Mario Giacomelli che gli viene presentato da Enrico Monchi, altro grande appassionato di fotografia marchigiano. Tramite lui Tortelli entra in contatto con diversi autori importanti quali Giuseppe Cavalli, Ferruccio Ferroni e con altri personaggi chiave della cultura fotografica italiana attivi in quegli anni quali Giuseppe Turroni, Paolo Monti, Romeo Martinez per citarne solo alcuni.

Da destra: Renzo Tortelli e Mario Giacomelli. Premiazione 1957 circa.

Con Mario Giacomelli l’amicizia diventerà in poco tempo quasi una fratellanza tanto da coinvolgere le rispettive famiglie che si frequenteranno nel tempo libero assiduamente andando oltre il “discorso fotografia”.

Nel 1957 Tortelli condividerà con Giacomelli un evento importante della Storia della Fotografia italiana viaggiando e fotografando assieme a Scanno, piccolo paese in Abruzzo, dove Mario Giacomelli scattò la fotografia icona poi riconosciuta in tutto il mondo “Il Bambino di Scanno”. La documentazione e gli scatti di quel viaggio (e di quello del 1959) sono uno dei nuclei più preziosi conservati nell’archivio Renzo Tortelli.

Nel 1958 Tortelli inizia una ricerca singolare, durata due anni, dedicata all’infanzia e alla vita dei bambini negli ambienti scolastici. Egli segue i piccoli soggetti per diverso tempo e restituisce con le sue immagini luoghi e situazioni oggi cambiati significativamente. Il lavoro si intitolerà Piccolo Mondo. Dello stesso periodo, appena successivi, sono le serie Marine, Milano (1958) e Loreto (1959).

Sulla partecipazione di Tortelli alla prima mostra sull’Intrarealismo a Palazzo Strozzi, Firenze. 22 luglio 1967.

Il 1961 segna l’anno della sua prima personale presso lo storico Circolo Fotografico Milanese mentre dal 1962, per due anni, conduce una ricerca sulla vita contadina marchigiana destinata molto presto a perdersi a causa della crisi agricola e dello svuotamento delle campagne. Documenta il lavoro nei campi, la vita, le rudimentali attrezzature usate dai contadini ma soprattutto l’uomo, che resta al centro di questa delicata serie dal titolo Agreste.

Dopo Agreste, durante gli anni ’60 e 70’, il suo interesse si apre anche ad altri gruppi artistici e culturali non solo dediti alla fotografia. Questo rappresenta per Tortelli una grande opportunità in quanto, anche sulla scia del lavoro di altri autori quali Ugo Mulas, egli conoscerà e documenterà il lavoro di artisti e scultori italiani stimati. Fra questi ricordiamo: Sante Monachesi, fondatore nel 1932 del Movimento Futurista nelle Marche; Domenico Cantatore, legato al movimento artistico e letterario milanese Corrente; Arnoldo Ciarrocchi, Giorgio Cegna, Silvio Craia, Odo Tinteri, Wladimiro Tulli ed altri.


Invito alla mostra a Tarrasa, Spagna.I testi sono a cura di Gabriel Querol i Anglada. 1964.

Nel 1964 a Tarrasa, in Spagna, espone assieme a Mario Giacomelli presso il Casino del Comercio in una mostra dedicata solo ai due fotografi marchigiani. Per l’occasione verrà prodotto un catalogo curato dal noto cineasta Gabriel Querol i Anglada mentre per Renzo Tortelli l’esperienza consentirà un allargamento di relazioni personali e prospettive culturali che varcheranno i confini nazionali con una predilezione verso la realtà iberica.

Nel 1967 le opere di Tortelli sono in mostra a Firenze presso Palazzo Strozzi in occasione della collettiva dei fotografi del movimento artistico internazionale dell’Intrarealismo [1] fondato a Barcellona nel 1966 da intellettuali ed artisti tra cui Clarisa Milva de Vallmitjana, Cardona Torrandell, Carlos Mensa, Norman Narotzky e sostenuto anche dallo scrittore Cesáreo Rodriguez Aguilera [2]. Sempre nel 1967 espone al “Sonimag – Salón de la imagen, sonido y electronica” mentre nel 1968 è alla seconda mostra Intrarealista alla galleria O’Hana a Londra.

Renzo Tortelli. 2012 circa.

Gli anni ’80 e ’90 sono per Tortelli caratterizzati da una ricerca artistica più riflessiva e meno frenetica di quella vissuta negli anni precedenti. Seguitano le mostre in Italia e all’estero (tra queste anche presso la Biennale della Fotografia di Roma) ma il dibattito culturale nazionale che aveva animato il suo lavoro e quello degli altri fotografi nei decenni precedenti sembra essersi indebolito. Sono questi gli anni delle serie Gente di Parigi (1996).

Dall’inizio del 2000 Tortelli si dedica, parallelamente a nuove ricerche, a esposizioni dedicate ai lavori storici e a quelli più recenti. Sue mostre, fra le altre, si tengono in quegli anni a New York presso la Keith De Lellis Gallery (2002); presso l’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo (2005); a Kiel presso la prestigiosa Società Dante Alighieri (2006); a Siviglia presso il Centro Andaluz de Arte Contemporáneo assieme a Gianni Berengo Gardin, Henry Cartier-Bresson, Robert Frank, Mario Giacomelli, Robert Klein e Otto Steinert (2006); a Guadalajara (Messico) e ad Almeria (2006).

Sempre nel 2006 è all’Aquila presso la sede della Regione Abruzzo e a Verdelais (Francia). Nel 2007 presso lo spazio Admira espone alla fiera Paris Photo e a New York presso la Steven Kasher Gallery. Nel 2013 la Galleria Arnaldo Pavesi di Milano gli dedica una retrospettiva. Nel 2011 il Fotoclub di Potenza Picena, sua città natale, gli dedica una mostra retrospettiva. Nel 2015, in occasione dell’Expo realizza la personale “Terramare. Visioni dalle Marche 1958-1968” presso il Salone Elica – Fuori Expo 2015 di Milano.

Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti per la costante attività artistica ricordiamo il Premio Scanno nel 2008 e quello ricevuto nel 2012 dalla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche che gli conferisce il titolo di Insigne Fotografo Italiano.

Biografia ufficiale © Renzo Tortelli

NOTE

[1] “…un movimento artistico per differenziarsi da tutti gli altri ‘ismi’ precedenti, per cogliere e rappresentare la realtà al di là della propria apparenza.” In Jorio Vivarelli scultore. La materia della vita. Ed. d’arte Ghelfi, Verona 2007. Pag.97.

[2] In J. Gich, Nace un nuevo movimiento plastico: l’Intrarrealismo. Telexpress, Barcelona, 13 gennaio 1967.